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Centro di documentazione sulle catastrofi naturali e la sostenibilità
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N_Eu_IT_2023_Del_306A_00Rimodulazione del Piano di finanziamento del Complemento per lo sviluppo rurale della Toscana 2023/2027
LivelloOrganismi europei (Eu)
Documenti
PaeseItalia (IT)
Anno2023
Soggetto PromotoreGiunta regionale Toscana (TO)
Tipologia / AbbreviazioneDelibera (Del)
TitoloRimodulazione del Piano di finanziamento del Complemento per lo sviluppo rurale della Toscana 2023/2027
Numero306A
Caratteri e fattori di interesseLa Giunta regionale della Toscana ha approvato una delibera, presentata dalla vicepresidente ed assessora all'agricoltura Stefania Saccardi, che propone la rimodulazione del Piano di finanziamento del Complemento per lo sviluppo rurale della Toscana 2023-2027 per dare più risorse alla produzione biologica ed ai gruppi operativi del PEI Agri (Partenariato europeo per l'innovazione) che si occupano di produttività e sostenibilità dell'agricoltura; una modifica al Piano finanziario da avanzare al ministero dell'agricoltura per avviare la richiesta di modifica del Piano Strategico PSP Italia 2023-2027 alla Commissione europea. La Saccardi ha spiegato che «E' stato proposto un incremento di 27 milioni della dotazione finanziaria programmata per la Toscana sull'intervento SRA 29, cioè per l'adozione e il mantenimento di buone pratiche e metodi per la produzione biologica che passerebbe così dai 204 milioni di euro ad oggi previsti a 231. Inoltre abbiamo valutato la necessità di incrementare le risorse per le azioni pilota innovative, destinando altri 500mila euro, al sostegno dei gruppi operativi PEI AGRI, che passa così da 12 milioni a 12,5. Infine, abbiamo ritenuto necessario destinare più risorse all'assistenza tecnica, anche in considerazione del maggiore impegno gestionale derivante dalla nuova impostazione della programmazione Feasr 2023-2027 ed abbiamo destinato a questo scopo 1 milione e 650mila euro, passando così ad un totale programmato di oltre 9 milioni. Una rimodulazione di risorse che non tocca il bilancio regionale, che dà più sostegno al fronte più innovativo e qualificante della nostra agricoltura e che rimodula le risorse in un'ottica di concentrazione e razionalizzazione delle risorse».
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