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Centro di documentazione sulle catastrofi naturali e la sostenibilità
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N_Eu_IT_2024_L_213-2023_00Obbligo assicurativo per i rischi catastrofali
LivelloOrganismi europei (Eu)
Documenti
PaeseItalia (IT)
Anno2024
Soggetto PromotoreCamera dei deputati e Senato della Repubblica (CS)
Tipologia / AbbreviazioneLegge (L)
TitoloObbligo assicurativo per i rischi catastrofali
Numero213-2023
Caratteri e fattori di interesseL'Italia è il paese europeo più vulnerabile alle catastrofi naturali, quali terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. A livello mondiale, nel 2023, l'ammontare complessivo delle perdite causate da catastrofi naturali è stato di circa 250 miliardi di dollari, di cui solo 95 risarciti dalle assicurazioni. In Europa, invece, le perdite ammontano a 83 miliardi di dollari e solo 17 miliardi risultano assicurati. In Italia, facendo il conto degli ultimi dieci anni, il valore delle perdite causate dai disastri naturali è pari a 35 miliardi di dollari. Questa situazione ha portato, nel nostro Paese, alla necessità di un intervento normativo che si è concretizzato nella Legge di Bilancio 2024, legge 213 del 30 Dicembre 2023 (con entrata in vigore 1° gennaio 2024), nella quale è stato introdotto l'obbligo per le imprese di assicurarsi contro eventi catastrofali entro il 31 dicembre 2024. La misura riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia, nonché quelle estere con una stabile organizzazione nel nostro paese, indipendentemente dalla forma giuridica sotto la quale operano. L'ambito di applicazione si estende ai danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, nonché attrezzature industriali e commerciali. Per le imprese che non rispettano tale obbligo sono previste sanzioni da 200 mila a 1 milione di euro, e l'esclusione da contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche. Questa normativa è di centrale importanza soprattutto per le microimprese (meno di 10 occupati) e le piccole e medie imprese (fino a 49 occupati) poiché la loro sottoassicurazione contro i principali rischi naturali rischia di compromettere la stabilità e la resilienza di un tessuto imprenditoriale già messo alla prova da condizioni economiche variabili e da un contesto climatico in evoluzione. Secondo i più recenti dati ANIA sulle coperture catastrofali in Italia, solo il 3,4% delle ubicazioni riferite a microimprese sono coperte da assicurazioni contro le alluvioni e solo l'8,4% contro i terremoti. Percentuali che restano basse anche per le piccole imprese, assicurate al 28,2% contro le alluvioni e al 32,2% contro i terremoti. I dati migliorano nettamente fra le medie imprese, assicurate per circa due terzi, mentre le grandi imprese risultano quasi interamente assicurate da questi rischi ed hanno generalmente maggiori risorse economiche da dedicare a tale spesa. Questa mancanza di copertura non solo espone le microimprese e le PMI a rischi finanziari ingenti in caso di calamità, ma riflette anche una diffusa sottovalutazione del rischio e una bassa propensione alla sottoscrizione di polizze. Le principali motivazioni della mancata assicurazione sono la percezione di premi elevati rispetto al danno atteso (56%), l'assenza di informazioni sui prodotti assicurativi (38%), la scarsa fiducia nelle compagnie (4%) e l'incapacità sostenere il costo del premio (2%).
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