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Il nuovo rapporto WMO sulle previsioni legate al clima nel periodo 2024/2028, una delle probabilità più discusse con una percentuale dell'80 percento è quella che la temperatura media annuale globale superi temporaneamente 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali per almeno uno dei prossimi cinque anni.

Il video è stato creato per i 25 anni di INGV. Dalla sua fondazione, nel 1999, ad oggi, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia osserva la terra, i mari, il cielo. Monitora ogni terremoto, eruzione vulcanica o processo naturale potenzialmente pericoloso, grazie a una rete di osservatori, reti strumentali e gruppi di ricerca presenti su tutto il territorio nazionale, avvalendosi anche di tecnologie satellitari. Un sistema sempre più ricco di strumenti e laboratori, con specialisti che analizzano e studiano un ampio ventaglio di eventi geologici, ogni giorno. Grazie a ricerche all'avanguardia, hanno acquisito una conoscenza profonda del nostro pianeta, delle sue meraviglie più recondite, dei rischi naturali. Con passione ed impegno sono cresciuti fino a diventare uno dei più grandi Istituti di ricerca in Europa ed un punto di riferimento per la comunità scientifica internazionale. Ascoltiamo il pianeta Terra di ieri e di oggi, con lo sguardo rivolto a domani.

Foreste e innovazione: nuove soluzioni per un mondo migliore L'innovazione sta svelando i segreti a lungo custoditi nelle foreste e permettendoci di utilizzare gli alberi in modi che non avremmo mai immaginato possibili. I materiali derivati ??dalle foreste e dagli alberi vengono sviluppati come sostituti sostenibili della plastica, dei materiali da costruzione, dei tessuti, dei medicinali e di molti altri oggetti di uso quotidiano. Allo stesso tempo, la tecnologia dei droni e dei satelliti in rapida evoluzione ci sta aiutando a monitorare e gestire le nostre foreste, rilevare e combattere gli incendi e salvaguardare gli ecosistemi. L'innovazione può aiutarci a ripristinare, proteggere, gestire e utilizzare le nostre foreste in modo sostenibile.

In questo video viene mostrato come vengono visti dallo spazio gli impatti del cambiamento climatico sulla terra.

Molte città sono affollate e mal costruite, vulnerabili ad alcuni degli impatti catastrofici più gravi. Oggi più della metà della popolazione mondiale vive in aree urbane e si prevede che 2,5 miliardi di persone in più vivranno nelle città entro il 2050. Ciò esporrà circa 680 milioni di residenti urbani ai rischi dei cicloni e 870 milioni ai rischi dei terremoti.

Il rapporto su "Lo stato del clima nel 2023" ha dato un nuovo significato alla frase "fuori scala". Il nuovo rapporto dell'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) mostra che ancora una volta sono stati battuti i record per i livelli di gas serra, le temperature superficiali, il calore e l'acidificazione degli oceani, l'innalzamento del livello del mare, la copertura del ghiaccio marino antartico ed il ritiro dei ghiacciai.